#AaAM per "Anatra all'arancia meccanica" - Letteratura transmediale (dal libro a Twitter)

         Topologna. Detective Topo Lino vs Mc Flavour Flav.        


 «Mi ha accompagnato Manettoni, con tutti i corpi scelti di Topologna, se non te ne ricordi, Flavour Flav, a proposito, la sveglia dove l’hai lasciata? Hai centinaia di cannoni di tutte le misure puntati verso il tuo buco del culo, hai presente? Prova ad accendere la tv e vedrai Manettoni e tutti quei bravi ragazzoni bianchi del dipartimento farti ciao ciao con la manina! Ah già, ma dimenticavo: Don’t believe the hype».
Dei dodici, dicembre è il mese più Disney di tutti. Walt è nato a dicembre ("ha" da poco compiuto 110 anni tondi tondi) e, come ha ricordato un riuscito tweet del fumettista Tito Faraci, pure Paperon de' Paperoni festeggia il compleanno quel mese (appena 64 primavere). Ma soprattutto dicembre è Disney perché nel periodo natalizio i suoi classici invadono i palinsesti televisivi e vengono rispolverati da molti nostalgici. Del resto bastava dare un'occhiata ai Trending Topics (a volte meglio non farlo) delle scorse settimane per rendersi conto di come i film Disney avessero monopolizzato l'attenzioni di molti, innescando anche riflessioni sul rapporto sempre più stretto tra Twitter e televisione.


Dicembre è passato. Se volete proseguire il viaggio nel mondo Disney forse sarebbe il caso di provare a intraprendere rotte altre. Come? Ad esempio seguendo il consiglio del mio amico @tylerdurdan, che proprio il giorno del compleanno di zio Walt ha spronato i suoi follower a leggersi Pantegane e Sangue. Che roba è? Pantegane e Sangue è il racconto numero due della raccolta Anatra all'Arancia Meccanica, ultima uscita editoriale di Wu Ming per Einaudi Stile Libero. Non un racconto qualsiasi: si tratta del primissimo scritto del collettivo. Come si legge nella postilla, il tentativo di Wu Ming è stato quello di descrivere un mondo Disney malsano e andato fuori carreggiata («Ovviamente, noi pensiamo che la parodia non faccia che disvelare l'intima verità di quel mondo» chiosa Wu Ming). Tentativo riuscitissimo anche grazie ad una vis comica dirompente che esplode con altrettanta potenza nel racconto che dà il titolo alla raccolta, Canard à l'orange mècanique, dove Anatrino prende marxianamente coscienza della sua condizione di papero sfruttato. E il banco salta.

Anatrino stende Anatron de' Anatroni. #daje
«Eccola lì, ignara dei miei propositi, l’anatra che mi tiranneggia da sempre, che mi fa lavorare gratis per pagargli gli interessi su un debito che non ricordo come ho contratto, anzi, che probabilmente non ho mai contratto, qualcuno di voi l’ha mai visto allungarmi un solo dollaro? Guardalo, con cilindro, palandrana e ghette, come si coltiva l’immagine dell’ultimo capitalista vecchio stampo, il self-made duck che si è fatto un mazzo così nel Klondike… [..] Sei spregevole, zione. Non mi sorprenderebbe scoprire che sei un narcotrafficante o che t’inculi gli anatroccoli appena usciti dall’uovo».
 Se siete curiosi di sapere i risvolti, le dinamiche e l'epilogo delle rivolte di Topologna (da destra, estrema, razzista e misogina, come tante ce ne sono) e di Anatropoli (da sinistra, estrema, ribelle e consapevole, come tante ce ne fossero!), accingetevi dunque a leggere questi due esilaranti racconti apocrifi, tenendo bene a mente le possibili irreparabili conseguenze sulla vostra futura percezione del mondo ovattato costruito da Walt. 






E Anatra all'arancia meccanica è anche molto altro. Leggendo le sue babeliche pagine ci si imbatte in esilaranti parodie che riescono ad essere al contempo iper-realistiche e surreali, come quella, ancora attualissima, delle assemblee di movimento, o come quella di un pacchiano e ignorante produttore cinematografico chiamato De Gaudentis (chi sarà mai?), o ancora come quella di un editore "più o meno compagno" (Marco Tropea/Mario Maratea) che nel suo studio ospita disinvolto i ritratti di Stalin e di Cossutta insieme a una sagoma life-size di Cecchi Paone. E quando, proseguendo nella lettura, annuserete il tanfo di parmigiano americano e di maccheroni al guano, non tappetevi il naso ma immergetevi a pieni polmoni in due imperdibili storie che raccontano, rispettivamente, l'avventura newyorkese di un dottorando tanto intuitivo e preparato quanto sottopagato e sfruttato, e la sventura bolognese di un musicista-scrittore (Wu Ming 5) alla presa con parassiti e paranoie. Un altro buon motivo per leggere Anatra all'arancia meccanica è poi la possibilità di assaggiare qualche pillola dell'enigmatico, schivo, temutissimo Roberto Santachiara, alias Heriberto Cienfuegos, l'agente di Wu Ming che ricorda ai suoi compadres del collettivo - proprio per metterli in guardia da Maratea - che «l'unico editore buono è quello morto». Citazione d'obbligo infine per le due perle della raccolta: Istituzione-branco, un furioso racconto in versi (il momento più duro e crudo dell'intera produzione wuminghiana?) sputato in faccia allo squallido trattamento politico e mediatico riservato a Eluana Englaro, e Arzèstula, apocalittico epilogo del libro, ucronico viaggio tra le immagini di un "futuro anteriore".


Oltre ad anatre, cinciallegre (cosa pensavate fosse l'arzèstula?) e piccioni (gli infaticabili produttori del guano di cui sopra), anche un altro pennuto ha segnato, esternamente, la storia di questo libro. Mi riferisco (ma va') all'ubiquo uccellino di Twitter. Sul social network dei 140 caratteri si sono susseguiti e si continuano a susseguire di mese in mese decine e decine di tweet creati da @wu_ming_foundt e dal suo vasto "seguito", che fanno rivivere in rete le pagine del libro. Il collante di cotanto materiale è lungo appena 5 caratteri, ovvero un cancelletto e 4 lettere: #AaAM. Ma la memoria del motore di ricerca di Twitter è corta e fallace, e pure Google gli/ci ha voltato le spalle. Per ricorrere la storia di questo hashtag vi serve quindi il mio aiuto. Due gli strumenti che metto a disposizione, da leggere rigorosamente (please!) nell'ordine seguente:

° un paragrafo della mia tesi (#wuming140) che prova a spiegare le scelte di comunicazione editoriale adottate da Wu Ming nella promozione del libro, svelandone la natura transmediale e comunitaria;

#AaAm

° un epico  Storify (epico quantomeno per la fatica fatta nello scovare tutti i tweet!) che mette ordine nella fervente vita digitale di Anatra all'Arancia Meccanica classificando i contenuti in varie categorie.



Seguire il profilo di Wu Ming nei primi mesi di vita editoriale di questa raccolta di racconti, ha innescato interessanti parallelismi: alcuni tweet ironici sfornati da @wu_ming_foundt strappano sorrisi vicini a quelli generati dalla comicità delle prime storie del libro. Del resto, quella di provare ad entrare in contatto con l'universo Wu Ming leggendone i tweet e i racconti, può essere la strada da seguire da tutto coloro che, magari, proprio come capitò a me, hanno iniziato a leggere uno dei romanzi storici del collettivo per poi abbandonarlo prima della fine (mi capitò da adolescente di primo pelo con Q, testo che mi ha sempre affascinato ma mai convinto fino in fondo) travolti e spaventati dalla complessità dell'intreccio (se vi iniziate così, poi però riprovate coi romanzoni che vale la "pena"!). L'utilizzo dell'hashtag #AaAm si fa del resto emblematico dell'attitudine sghemba di Wu Ming, che non si è limitato a pubblicizzare il libro in uscita e gli eventi collaterali ad esso legati, né a intraprendere le nuove (?) forme di marketing tipiche dei social network. Ha cercato di andare oltre, facendo rivivere i racconti che animano la raccolta attraverso riallacci a eventi reali e/o a decontestualizzazioni stranianti. Oltre che generare curiosità negli utenti e invogliarli a leggere, questo modus operandi permette di ri-interrogare il testo, farlo interagire con la realtà, sottoporlo al vaglio della comunità di lettori avvalendosi del loro apporto transmediale e palesando l'indissolubile legame tra la narrativa wuminghiana e ciò che è accaduto, accade, accadrà nel mondo.


PS di ringraziamenti. Dedico 'sto lavoretto a:

° Il bravissimo Tommaso de Lorenzis, autore dell'illuminante introduzione. Tommaso fu il curatore dell'antologia Giap!, Tre anni di narrazione e movimenti ed è "corredatore" de Giap, masse armate e esercito regolare, libro che sto leggendo in questi giorni. A lui va tutta la mia stima.

° lo spregevole tizio che lo scorso 25 aprile, verosibilmente acceccato dalla irresistibile policromia della copertina, mi ha fottuto l'esemplare dell'Anatra farcito di post-it con preziosi (?) appunti che mai più ritorneranno, costringendomi fra l'altro a ricomprare l'oggetto libro (costo totale di #AaAM per le mie tasche vuote come quelle di Anatrino: 40 euro! Sarà contenta l'Heynoughty). Possano le storie ivi contenute, strappare al subdolo taccheggiatore ... grasse risate e continue riflessioni, proprio come hanno fatto a me.

Francesco Spè

2 commenti:

  1. Chi avesse scaricato il pdf prima della mezzanotte di ieri (12 gennaio) lo riscarichi: era invertito l'ordine dei tweet finali :(

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